Grasso è bello
Grasso come un otre, grasso come un porco. Un insulto, uno stereotipato luogo comune che non intacca tuttavia l’enorme contributo che il maiale ha dato alla cultura gastronomica e all’umanità. Ancora una volta una parte umile, lo scarto, il taglio ricavato dal grasso ventre del suino, da nutrimento di gente umile e contadini si ingentilisce trasformandosi in tenera prelibatezza.
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Solo magro di prosciutto
Arriva dal nord, dalle fredde terre teutoniche e nasce come forma di recupero di vari tagli meno pregiati del suino e altre specie, il cui nome, da solo, ne definisce la natura (würstel vuol dire “insaccato”). Semplice ma ingegnosa consuetudine, frutto di una saggezza che un tempo non conosceva lo spreco alimentare, il würstel è divenuto in epoca moderna pura elaborazione industriale, per il mordi e fuggi senza pensieri, colonizzando mercati e palati, dove l’affumicatura è un trucco malfatto per nascondere grandi difetti.
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